L’Inter, partita come una delle favorite per vincere il titolo finale, si è risvegliata sudata in un incubo che sembra non trovare più fine. Dall’impresa alla crisi. Era l’inizio di novembre quando i nerazzurri espugnarono con una convincente prestazione l’inviolato Juventus Stadium proprio ai danni dei campioni d’Italia con il punteggio di 3-1. La vetta era vicina e, dopo un filotto di gare utili consecutive, i ragazzi di Stramaccioni erano arrivati alla sfida di Torino con l’etichetta di anti-Juventus. Il Milan faticava a trovare un’identità, il Napoli e la Lazio non avevano ancora accelerato il passo: praticamente un altro periodo rispetto ad oggi. I partenopei sono secondi, i cugini rossoneri si sono svegliati e le varie Lazio, Fiorentina e Roma hanno scavalcato l’Inter in classifica. Morale: la squadra di Stramaccioni si trova adesso in settima posizione, addirittura fuori dall’Europa League, l’unica magra consolazione a disposizione dell’Inter di una stagione da dimenticare in fretta. Paradossalmente, da dopo la vittoria contro la Juventus, il meccanismo Inter è andato in tilt e sono arrivate sconfitte su sconfitte: siamo già a quota 12 e il campionato non è ancora finito. Tra dissidi interni (caso Sneijder/Cassano), errori arbitrali (troppi rigori generosi/inventati fischiati contro l’Inter) e infortuni, la barca sta affondando. Tutta colpa dell’ammiraglio Stramaccioni?
INESPERIENZA – Sicuramente i tantissimi infortuni devono in parte incidere sulla valutazione che si vuol fare di Stramaccioni. Lavorare con una squadra dimezzata, senza i principali interpreti della manovra, è un’impresa che forse non riuscirebbe nemmeno al tanto invocato Josè Mourinho. In ogni caso l’attuale allenatore dell’Inter ha la sua percentuale di colpa. Alcune scelte tecniche non hanno convinto la dirigenza e certe dichiarazioni sono frutto della poca esperienza del giovane mister nerazzurro: mettere in discussione la buona fede degli arbitri in una partita dove la tua squadra non ha praticamente tirato in porta è poco professionale. C’è però da dire che quando il puzzle aveva tutti i pezzi, le cose andavano diversamente.
LISTA INFORTUNI INTER: Veniamo alla parte relativa agli infortuni. In questo momento sono 13 i giocatori nerazzurri fermi ai box per problemi fisici più o meno gravi come evidenziato dalla tabella proposta da QS La Nazione. Una squadra intera fra cui figurano alcuni titolari di primissimo livello.
- Antonio Cassano: lesione miotendinea bicipite femorale destro
- Rodrigo Palacio: stiramento bicipite femorale sinistro
- Fredy Guarin: lesione soleo gamba destra
- Christian Chivu: problemi al piede destro
- Gaby Mundigay: rottura tendine d’Achille
- Ibrahima M’Baye: lesione legamento collaterale ginocchio destro
- Luca Castellazzi: Lussazione spalla sinistra
- Joel Obi: lesioni quadricipite
- Walter Gargano: lesione miotendinea retto femorale coscia sinistra
- Esteban Cambiasso: scollamento adduttore gamba sinistra
- Diego Milito: operato al crociato e collaterale esterno ginocchio sinistro
- Yuto Nagatomo: rottura menisco esterno sinistro
- Dejan Stankovic: infiammazione tendine d’Achille
Un vero e proprio bollettino di guerra che certamente ha influito in negativo sui risultati dell’Inter. Anche Moratti ha capito che Stramaccioni può far ben poco di fronte a così tante assenze tanto che ha affermato: “E’ confermato, non si può giudicare chi ha avuto a disposizione 1/3 della squadra. I nomi dei possibili successori li leggo sui giornali, io smentisco ogni contatto con altri tecnici“.