L’attesa per le decisioni del giudice sportivo era concentrata soprattutto sul provvedimento disciplinare riferito al centrocampista argentino dell’Inter Esteban Cambiasso, protagonista di un bruttissimo fallo durante Inter-Juventus di sabato scorso, ai danni di Sebastian Giovinco quando la gara era ormai praticamente terminata ed il punteggio era fissato sul risultato di 1-2 per la Juventus. Cambiasso era entrato da pochi minuti in campo e, preso dalla trance agonistica, ha effettuato tale entrataccia con piede a martello sulla caviglia del numero dodici juventino che gli è costata inevitabilmente il cartellino rosso diretto da parte dell’arbitro Rizzoli: un simile fallo, di certo, non rientra nel suo “stile” considerando che si tratta della prima espulsione rimediata nella sua lunga esperienza di nove stagioni in serie A. Come si suol dire, “gli sono saltati i nervi” anche a causa del nervosismo per la sconfitta che stava maturando e, data la precedente condotta irreprensibile, si è tentato di giustificarlo a fine gara, anche perchè lui stesso ha prontamente ammesso la sua responsabilità e si è subito recato nello spogliatoio della Juventus a scusarsi con Sebastian Giovinco e con tutta la squadra.
In tal senso, lo stesso Antonio Conte che si trovava nei pressi della linea di bordo campo dove è avvenuto il fallo, si è prontamente avvicinato a Cambiasso per sottrarlo alla furia dei suoi giocatori, ovviamente infastiditi e irritati dall’entrata tanto violenta su Giovinco e, fortunatamente – considerando il fatto che il piede d’appoggio colpito sia scivolato piuttosto che rimanere piantato sul terreno di gioco – non vi è stata nessuna grave conseguenza per la Formica Atomica che dopo qualche minuto di comprensibile spavento si è prontamente rialzato e, probabilmente anche in virtù di questo, il giudice sportivo ha deciso di “graziare” Esteban Cambiasso comminandogli una sola giornata di squalifica tenendo conto del suo mea culpa a caldo, pur riconoscendo il “grave fallo di giuoco commesso” ma senza considerare l’aggravante della condotta violenta che, invece, avrebbe determinato almeno tre turni di stop.
Sia nel referto del direttore di gara Nicola Rizzoli che nella decisione del giudice sportivo, si è dunque voluto premiare con una punizione così leggera – e contraria alle previsioni – il fair play e l’ammissione dell’errore con tanto di conseguenti pubbliche scuse ma, così facendo, si rischia di lasciare un pericoloso quanto insidioso precedente considerando che, un fallo di simile violenza, è stato punito con una sola giornata di squalifica al pari di chi viene squalificato perchè viene espulso con doppia ammonizione oppure per un’ammonizione ricevuta da diffidato come nel caso, in questa giornata, dei due difensori della Juventus Andrea Barzagli e Giorgio Chiellini (che salteranno il prossimo match con il Pescara), Stefano Lucchini e Andrea Consigli dell’Atalanta, ed Eder della Sampdoria.
In casa Inter, inoltre, il giudice sportivo ha inferto una multa da 20 mila euro alla società a causa di un coro razzista rivolto dai tifosi ad un giocatore juventino attorno al minuto 45 del primo tempo, ed un’ammonizione con diffida e 5 mila euro di multa per il team manager Ivan Ramiro Cordoba per aver contestato al 15′ del secondo tempo “platealmente l’operato dell’arbitro uscendo dall’area tecnica”.