Probabilmente con il pareggio maturato al San Paolo la Juventus fa un deciso passo in avanti lo Scudetto. L’ostacolo rappresentato dalla squadra azzurra poteva almeno sulla carta presentarsi come l’ultimo scoglio da aggirare prima di condurre in porto una classifica proficua ed anzi riservare energie importanti anche per il prosieguo in Champions League. E’ pur vero che la matematica al momento non consegna il tricolore ai bianconeri e che ci sono ancora ben 11 giornate di campionato da giocare, ma la squadra di Conte ha rivelato le qualità per confermarsi ai vertici del calcio italiano. Dal suo canto il Napoli ancora una volta ha dimostrato di essersi svegliato tardi dal suo torpore di stagione e che alla squadra di Mazzarri manca ancora un pizzico di cinicità e del passo decisivo per puntare allo Scudetto. E questo Napoli-Juventus lo ha evidenziato.
La Juventus nella dinamica della gara ha meritato ampiamente il pareggio. Nella ripresa ha sofferto, come era logico che fosse, la veemenza del Napoli, trascinato dal suo San Paolo stracolmo, ma nella prima frazione di gioco avrebbe potuto chiudere il match con le sortite letali di un impreciso Vucinic, dopo il vantaggio di Chiellini. Il Napoli, invece, ha dato il meglio di sé dopo aver trovato il pareggio anche fortunoso con Inler, coadiuvato da una deviazione decisiva di Bonucci, stringendo d’assedio la porta di Buffon. Anche se i bianconeri hanno dimostrato nella circostanza nervi saldi per portare a Torino un pareggio pesantissimo.
La Juve rimane dunque saldamente in vetta, ma l’impressione è quella già emersa da qualche settimana. La squadra di Conte è brillante soltanto a tratti e non ha l’intensità della manovra e la confidenza con il gol della passata stagione. Ad ogni modo, la Juventus questo Scudetto può soltanto perderlo, anche perché il Napoli ha rivelato i limiti di cui si era già a conoscenza. Gli azzurri hanno giocato bene nel secondo tempo, lamentando però ancora troppe amnesie difensive e pause di gioco che non si possono concedere in occasioni così importanti. Oltretutto la squadra di Mazzarri ha denunciato ancora una volta la sua Cavani-dipendenza e non potrebbe essere altrimenti. L’uruguagio ha abituato i suoi tifosi ad una frequenza realizzativa inarrivabile, ma il Matador soffre di una logica stanchezza e gli episodi sottoporta non lo aiutano neanche. Edinson fa comunque sempre paura, anche perché Chiellini ha provato a tenerlo addirittura per i capelli, costringendo l’uruguagio a reagire con una gomitata. Orsato di Schio lo ha punito con il giallo, ma tutto sommato ha tenuto bene le redini della gara. Il vero vincitore della serata partenopea è stato proprio lui, l’arbitro Orsato. Con meno ed inutili polemiche il calcio italiano sarebbe ancora spettacolare, proprio come la partita di ieri del San Paolo.