Terremoto a Cagliari! Massimo Cellino, Mauro Contini e Stefano Lilliu, rispettivamente presidente del Cagliari Calcio, sindaco di Quartu Sant’Elena e Assessore allo Sport della cittadina quartese, sono stati arrestati questa mattina nel capoluogo sardo. Le accuse sono di peculato e falso ideologico. Risveglio shock per i tifosi sardi questa mattina, che di buon mattino si sono ritrovati questa triste notizie nelle prime pagine dei giornali online. Eppure sembrava concludersi per il meglio la storia relativa alle vicende sullo Stadio Is Arenas di Quartu Sant’Elena, il nuovo impianto della società rossoblu costruito in pochi mesi tra mille ostacoli e tanti cavilli burocratici. Al momento i tre sarebbero sotto interrogatorio e il sindaco della cittadina sarda sarebbe già stato trasportato d’urgenza in ospedale, colto da un malore.
Non conosce pace la vicenda relativa allo Stadio Is Arenas, che ha visto nei mesi scorsi coinvolti altri dirigenti comunali (uno rilasciato dopo due mesi e l’altro agli arresti domiciliari).
Futuro a rischio per il Cagliari Calcio che in questo momento rischia di ritrovarsi senza lo stadio e potrebbe concludere la stagione lontano dalla Sardegna, compromettendo il campionato in corso. I tifosi sardi stanno dalla parte del proprio presidente, reo di aver regalato finalmente un impianto degno di nota alla società, anche se gli interrogatori in corso dovrebbero permettere di capire se le accuse sono fondate o meno. Lascia perplessa la situazione di Mauro Contini, sindaco di Quartu, che a causa di una firma arrivata in ritardo fece saltare la partita casalinga della formazione rossoblu contro la Juventus.
Massimo Cellino, personaggio scomodo nel mondo del calcio, sarà disposto a tutto pur di difendersi dalle accuse di tentato peculato e falso ideologico. Probabilmente se l’aspettava una situazione del genere, dopo gli arresti dei dirigenti comunali di qualche mese fa. Al suo ingresso al Carcere di Buoncammino, il presidente del Cagliari è parso molto tranquillo e sicuro di se, per nulla disturbato dai continui flash dei fotografi appostati davanti al carcere cagliaritano. La speranza per i tifosi sardi è che possa dimostrare la sua innocenza (se così fosse!) per permettere alla squadra una salvezza che al momento, dopo questo shock, potrebbe essere a rischio.
L’inchiesta
La Guardia Forestale colpisce ancora. L’inchiesta iniziata qualche mese fa sull’utilizzo improprio di soldi pubblici, destinati al completamento della recinzione del Parco di Molentargius, poco distante dallo Stadio Is Arenas, portò ad un doppio arresto a fine 2012, coinvolgendo due dirigenti del comune quartese scarcerati poco dopo. Ora è il turno dei più noti: Cellino, Contini e Lilliu. Accuse gravi (tentato peculato e falso ideologico), ancora da confermare. La società al momento non ha rilasciato nessun comunicato, è probabile che attenda notizie certe prima di esprimere la propria opinione sulla vicenda.
Eppure, proprio ieri la Commissione di Vigilanza aveva concesso quindici giorni di proroga per la conclusione dei lavoro in via Olimpia prima di poter dare l’agibilità completa e definitiva per l’Is Arenas. Questo terremoto rischia di mettere una pietra tombale sopra lo stadio quartese, costringendo il Cagliari ha giocare le proprie partite casalinghe lontano dalla Sardegna.
Una situazione incredibile che getta nello sconforto giocatori e tifosi, convinti finalmente di poter contare su uno stadio agibile e sicuro per i prossimi tre anni.