Sono tredici le partite Nba in programma questa notte. Tanti incontri nei quali cercheremo di darvi una mano per aiutarvi nell’elaborazione di una schedina finale. Tra le sfide più interessanti di oggi c’è sicuramente quella dell’Air Canada Centre, dove Boston rischia contro una squadra, quella di Toronto, rivitalizzata dalla recente trade che ha visto coinvolte tre squadre e l’acquisizione da parte dei Raptors di Rudy Gay, l’uomo migliore di Memphis. Tra Sixers e Pacers, nostra preferenza va ai primi, in quanto Indiana potrebbe risentire a livello psicologico e fisico delle recenti vittorie su Miami, Bulls e Hawks. Meno incerto invece appare il match del Verizon Center, dove i Wizards ospitano i Knicks, ormai in striscia positiva da cinque partite. Anche questa sera il consiglio è quello di puntare su Carmelo Anthony e la gold bench di New York. Troviamo poi ad Orlando i Clippers, ai quali mancherà quasi con certezza Blake Griffin (oltre al cronico Chris Paul). I rosso-blu però dovrebbero farcela ad avere ragione dei Magic, contando che quest’ultimi nelle ultime dieci partite non hanno mai assaporato il gusto della vittoria. Non sarà un “ti piace vincere facile?” ma i Clippers hanno l’obbligo questa sera di portare a casa il bottino pieno.
Oklahoma City ospita i Warriors, Miami contro James Harden
Nella sfida dei poveri, tra Cavaliers e Bobcats, vediamo favoriti i padroni di casa, anche perché il ragionamento è semplice: Charlotte ha un giocatore come il numero 2 degli avversari? No. Se in più ci aggiungete che Cleveland ha battuto in casa 48 ore fa nientemeno che i Thunder, va da sé che il pronostico non può essere che per loro.
Alla Philips Arena invece match un pochino più equilibrato, anche se gli Hawks partono con cinque metri di vantaggio rispetto ai Grizzlies. Memphis ha infatti perso in casa contro i Suns, non destando particolare impressione, e rafforzando la sensazione che senza Rudy Gay le cose possano mettersi male. Atlanta può far male ai Grizzlies stasera, hanno la nostra fiducia.
Tra Miami e Rockets prendiamo subito gli Heat. All’America Airlines non crediamo che gli ospiti mantengano le percentuali da tre viste nell’incontro dell’ultimo notte contro i poveri Warriors, che hanno giocato un ruolo fondamentale nella fantascientifica vittoria di Houston. Non crediamo neppure che Jeremy Lin riesca a ripetere i 28 punti di stanotte, è più facile che Pannella vinca alle elezioni. Tutto lascia pensare che i big three di Miami si prendano una vittoria che, paradossalmente, dopo ieri sembra già scritta.
Ci verrebbe voglia di andare controcorrente in questa partita, quella tra Pistons e Nets, ma non vogliamo farci tentare, e per questo andiamo su un “2” tradizionale. Perché la Detroit vista contro i Lakers è apparsa imbarazzante, nonostante abbia avuto nei secondi finali per due volte il pallone della vittoria. Ma sinceramente non ce la sentiamo di dare vincenti i padroni di casa, contro i Nets che sono reduci dal ko interno contro i Lakers.
Se Cleveland-Charlotte è la sfida dei poveri, la partita tra Hornets e Suns è quella dei barboni, senza offese per i tifosi delle due squadre. Phoenix al momento sembra offrire più garanzie rispetto ai padroni di casa, sopratutto se Goran Dragic confermerà la prestazione del quarto periodo dell’ultima notte appena trascorsa, con i Suns che hanno violato il campo di Memphis.
Certo che stanotte i Warriors non hanno dormito tra due morbidi guanciali, dopo esser stati presi letteralmente a cannonate dai Rockets al Toyota Center. E contro i Thunder pensiamo che la situazione non possa poi cambiare di molto, anche se il precedente dell’ultima partita dovrebbe far ricordare dolci emozioni a Stephen Curry e David Lee. Ma i miracoli non accadono due volte, questa è la realtà.
A Dallas va in scena un interessante match, senza scherzi. D’accordo che i Mavericks sono stra-tagliati fuori dalla corsa ai play-off, però Portland ha ancora qualcosa da dire, essendo al momento in nona posizione, alle spalle dei Rockets sopra citati. Questa partita è interessante perché i Mavs hanno le potenzialità e i numeri per fare lo sgambetto ai Blazers, favorendo di riflesso anche la rimonta dei Lakers. Siamo certi però che LaMarcus Aldridge venderà cara la pelle prima di sventolare bandiera bianca sul ponte di Manattan (lo so che non c’entra niente), e quindi aspettiamoci un incontro apertissimo e ricco di sorprese. Se vi posso consigliare qualcosa, evitatela questa partita, ma se volete rischiare potete dare la preferenza a Dallas.
Ci sono poi i boriosi Spurs, che ormai sono diventati peggio della coppia Sandra e Raimondo. Stavolta vanno nella terra dei diecimila laghi, dove ad attenderli c’è quel genio di Ricky Rubio. Il problema che appunto c’è solo lo spagnolo a vigilare sui laghi. Quindi Parker e compagnia non si faranno troppi problemi nel fare razzia di pesci e quant’altro.
Infine il programma di giornata si conclude con la partita tra Jazz e Bucks. Posto che la prestazione di Dalembert a Denver è fuori dal mondo (non a caso ha fatto il career-high), e posto che i Jazz in casa falliscono raramente (18-5), la sensazione forte è quella di una vittoria dei padroni di casa. Poi potremmo anche venire smentiti da Jennings o Monta Ellis (ancora Dalembert no), però le carte in tavola lasciano credere al successo dei Jazz.