Kakà al Milan. Le voci di un possibile ritorno del brasiliano in rossonero si fanno sempre più insistenti. Tutto è iniziato con l’avvistamento di Ricky in quel di Milano, per la precisione in un ristorante giapponese assieme ad alcuni giocatori del Milan. Fra questi, oltre a Robinho suo grande amico, figuravano anche le rispettive compagne dei due brasiliani. Una cena fra amici. Siamo proprio sicuri che non c’entri niente il calciomercato? Galliani ha fatto sapere che l’ingaggio del giocatore è troppo alto per il calcio italiano e che l’affare non potrà essere fatto. Nonostante questo la società rossonera riaccoglierebbe Kakà a braccia aperte. Analizziamo meglio la situazione.
DICHIARAZIONI AL BACIO – Intanto Kakà ha dichiarato a più riprese la sua voglia e volontà di ritornare al Milan e per farlo, il brasiliano sarebbe pronto anche a ridursi l’ingaggio. Come riportato da tutti i quotidiani Ricky avrebbe affermato di aver sempre amato il Milan e che Milano è una città al quale è molto legato. A questo punto, poche ore fa, è arrivata l’ufficialità da Sky Sport 24: Berlusconi e Perez hanno iniziato un colloquio per trovare un accordo per far tornare Kakà al Milan. E’ inutile ormai nascondersi: il Milan è uscito allo scoperto, Kakà sarebbe disposto fare i salti mortali pur di ritornare a Milano e il Real Madrid si toglierebbe dallo spogliatoio un peso.
MIGLIORE STRATEGIA – Gli unici problemi sembrano essere quelli economici. Punto primo: l’ingaggio del giocatore. Kakà adesso percepisce uno stipendio troppo alto per le casse del Milan ma la soluzione sembra essere dietro l’angolo in quanto lo stesso Kakà ha dichiarato, come detto, di essere disposto a ridursi l’ingaggio. Punto secondo: la modalità dell’operazione. Il Real Madrid, come riportato dal sito Gianlucadimarzio.com, non sarebbe disposto a lasciar partire Kakà in prestito. Sarebbe troppa la perdita del club spagnolo che spinge invece per la cessione a titolo definitivo ma il Milan non sarebbe intenzionato a spendere quanto richiesto dal Real. Più probabile la strategia del prestito gratuito con diritto di riscatto obbligato, chissà, magari in stile Ibrahimovic, con la spesa “spalmata” in più anni.