Antonio Cassano è quasi sempre stato una testa un po’ calda. Con il passare del tempo, per fortuna sua, delle squadre in cui ha militato, e per tutti gli amanti del calcio, questi tipi di atteggiamenti si sono placati. Del tutto? A dire il vero no. Anche ai tempi del Milan, si parla di circa due stagioni fa, Cassano aveva fatto parlare di sè per dei diverbi avuti con diversi giornalisti rei di aver violato la sua vita privata. Ovviamente niente a che vedere con le sceneggiate stile Milan-Roma, finale di coppa Italia della stagione 2002\2003, in cui il barese, in quel periodo in forza ai giallorossi, dopo essere stato espulso dall’arbitro ha rivolto a quest’ultimo non solo offese ma anche il gesto delle corna. Come scordarsi poi dei vari litigi avvenuti a Madrid quando sulla panchina delle Merengues sedeva Fabio Capello? Epica, quasi comica, l’imitazione dell’allenatore italiano. Un altro episodio recente, questa volta con la maglia della Samp, avvenne per via di una squalifica: Cassano, poichè squalificato per la prossima partita, gettò la maglia in faccia all’arbitro prima di dirne di tutti i colori. Questo breve riepilogo, formato solo da alcuni dei tanti episodi della carriera di Antonio Cassano, è stato fatto per far presente che il giocatore non è nuovo a situazioni simili a quella che stiamo per descrivere.
SOSTITUZIONE – Inter-Pescara, 12 gennaio, stadio San Siro. Match valevole per la prima giornata del girone di ritorno. E’ il minuto 23 del secondo tempo quando Antonio Cassano viene sostituito dall’allenatore nerazzurro Andrea Stramaccioni. Al posto del barese è pronto ad entrare in campo Tommaso Rocchi, fra l’altro esordio con la maglia dell’Inter. Al momento del cambio, Cassano, si è rivolto verso la panchina dicendo : “Ma io?” con tutta l’incredulità di chi non vuol sentire ragioni di uscire dal terreno di gioco. Durante la sostituzione, poi, lo stesso Cassano ha borbottato frasi incomprensibili prima di dirigersi direttamente verso gli spogliatoio del Meazza. Il giorno dopo la partita, i media sono impazziti nel cercare di dare una spiegazione all’accaduto: dopo la fine del rapporto idilliaco fra il Milan e Cassano, che sia già esaurito l’entusiasmo del barese con la maglia nerazzurra. In molti giuravano di sì. Ma è veramente mal di pancia quello di Cassano?
MINIMIZZARE – Nel post partita, Andrea Stramaccioni ha parlato dell’episodio appena descritto. Queste le sue parole: “Cassano ha avuto una reazione dopo la sostituzione, ma credo che sia normale perché eravamo in un momento in cui stavamo costruendo tanto, ripartivamo, lui aveva avuto diverse occasioni. Questo dimostra anche quanto lui sia attaccato all’Inter. E’ normale che un giocatore come Cassano voglia sempre stare in campo e dare il suo contributo. Non c’è nulla da chiarire. Lui giustamente voleva stare più minuti in campo, io faccio l’allenatore e faccio le mie scelte“. Dunque nulla da chiarire fra il tecnico romano e Cassano ma la sensazione è che episodi simili non debbano più accadere per poter avere la certezza che non esistano mal di pancia da parte di nessuno. Sicuramente il malumore di Cassano è frutto delle ultime prestazioni del barese. Ricordiamo che l’ex rossonero non segna da fine ottobre e che l’Inter ha attraversato un brutto calo di forma nell’ultimo periodo interrotto solo con la vittoria interna contro il Pescara.
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