Drogba alla Juve si o no? Sarà questo il tormentone del mercato di gennaio, ma il suo arrivo a Torino appare sempre più probabile. L’ivoriano vuole lasciare la Cina, questo è ormai chiaro, e in tal senso vi sono almeno due indizi salienti: il primo, la sua richiesta “formale” di qualche settimana fa alla Fifa per poter ottenere uno speciale permesso che gli consentisse di essere ceduto in prestito dallo Shanghai Shenhua nel mercato di gennaio nonostante il mercato cinese in quel periodo sia chiuso; il secondo, i suoi frequenti viaggi Europei e, non ultima, la visita ai compagni di squadra del Chelsea con tanto di anello celebrativo della Champions portato in dono, e la richiesta di potersi allenare con il Chelsea quando vi sarà la sosta invernale in Cina. La sua volontà, dunque, appare chiara ma, per capire cosa potrà accadere a breve, è necessario analizzare le intenzioni della Juventus.
Fino a poco tempo fa, l’argomento mercato era dribblato ad arte da Beppe Marotta, ma dopo la qualificazione agli ottavi di Champions League e il gaudio per il ritorno di Antonio Conte in panchina, qualcosa potrebbe cambiare, anche a causa dell’infortunio di Niklas Bendtner nella gara di Coppa Italia, che starà fermo per almeno due mesi riducendo – almeno da un punto di vista numerico – il potenziale d’ attacco della Juventus.
Inoltre, se la Juventus volesse provare a proseguire il proprio cammino in Europa, è chiaro che necessiti di un top player, giusto per adoperare ancora un termine finora abusato, ma che rende l’idea delle caratteristiche necessarie per poter fare la differenza: esperienza internazionale, senso del gol, capacità di essere decisivo anche senza che la squadra giochi al suo servizio, capace di costruire pericoli per la difesa avversaria anche con un solo pallone giocabile nel corso della gara.
Con questo “identikit”, quindi, l’associazione a Didier Drogba è immediata, considerando che l’ivoriano incarna tutte queste caratteristiche e che, negli ultimi anni, è stato uno dei più forti bomber in circolazione, un vero e proprio uomo-squadra per i Blues, conducendoli per mano alla conquista della Champions League lo scorso anno. Di contro, la carta d’identità non costituisce un elemento a suo favore, considerando che ha ormai compiuto 35 anni, ma il suo arrivo a Torino potrebbe essere considerato come una soluzione temporanea (di primissimo livello, ndr) per l’assalto-Champions e per la corsa in campionato, considerando che nel mercato estivo sembra probabile l’arrivo di Llorente dall’Athletic Bilbao.
Tuttavia, lo scenario che potrebbe costituirsi non prevede che l’arrivo di Llorente escluda quello di Drogba o viceversa, tutt’altro: la Juventus proporrebbe a Drogba un contratto fino al 2014 (anche se pare che l’entourage dell’attaccante spinga per una durata fino al 2015, ndr), con un ingaggio intorno ai 4 milioni netti stagionali che, in due anni, farebbero otto milioni circa, più eventuali bonus legati alle vittorie, con il vantaggio di non dover sborsare denaro per rilevare il cartellino: l’unica incognita sembra essere legata alla partecipazione di Drogba alla Coppa d’Africa con la Costa d’Avorio, che – se dovesse arrivare in fondo al torneo – priverebbe del giocatore fino al 10 Febbraio 2013, appena due giorni prima dell’andata degli ottavi di Champions.
Il gioco vale la candela? Sembra proprio di si.