Platini apre alla Champions a 64 squadre dal 2014

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Platini apre alla Champions a 64 squadre dal 2014
Platini apre alla Champions a 64 squadre dal 2014 | © LIONEL BONAVENTURE/AFP/Getty Images

Ben presto la Champions League, per come è attualmente strutturata, potrebbe non esistere più e venir sostituita da un torneo a 64 squadre (anzichè 32, ndr) che eliminerebbe, contestualmente, l’Europa League a partire dal 2014. A discuterne è il presidente dell’Uefa Michel Platini a margine di un’intervista al quotidiano francese Ouest-France, affermando che il dibattito è in corso e che entro il 2014 verrà presa una decisione in merito alle competizioni europee del periodo 2015-2018: work in progress, insomma.

Se l’eventuale allargamento della competizione più prestigiosa è un’ipotesi in via di perfezionamento, un altro provvedimento “nuovo” ha già conosciuto sperimentazione ossia l’introduzione dei due giudici di porta a coadiuvare maggiormente i direttori di gara al fine di limitarne sviste ed errori e, dunque, lo stesso Michel Platini che commenta i risultati finora raggiunti: “i cinque arbitri sono usati in Champions e nel campionato italiano e che li ha adottati ne è contento”, sottolineando anche la necessità che il campionato francese apra a quest’innovazione proprio in virtù del semplice principio “quattro occhi in più vedono meglio”. Una soluzione che, secondo Michel Platini trova conforto anche nel risparmio in termini di costi, se confrontata rispetto all’introduzione di meccanismi tecnologici che segnalino i gol fantasma.

Platini apre alla Champions a 64 squadre dal 2014
Platini apre alla Champions a 64 squadre dal 2014 | © LIONEL BONAVENTURE/AFP/Getty Images

In tal senso, il presidente Uefa si contrappone all’idea del  numero uno della Fifa Joseph Blatter, che qualche tempo fa aveva rimarcato come l’adozione dei giudici di porta comportasse un incremento dei costi. Platini, invece, sottolinea il “differenziale” molto ampio tra le due diverse soluzioni snocciolando cifre: alla luce dei 78 stadi delle competizioni Uefa, il costo dell’introduzione dei giudici di area è pari a 2,3 milioni di euro, mentre l’adozione della “tecnologia” comporterebbe una spesa di 32 milioni di euro per il primo anno e di 54 milioni per cinque anni.

Sempre in tema di “riforme”, Platini analizza anche un altro discusso aspetto connesso ai regolamenti arbitrali attualmente in vigore, ossia la triplice punizione sui falli da ultimo uomo: espulsione, calcio di rigore e squalifica a seguito del cartellino rosso rimediato. Un provvedimento “eccessivo” secondo il numero uno dell’Uefa che, in tal senso, si uniforma anche al giudizio espresso  dall’Associazione italiana arbitri: secondo Michel Platini, infatti, potrebbe essere ridotta la rigidità del fallo da ultimo uomo, prevedendo la punizione con cartellino giallo piuttosto che cartellino rosso, in modo da “ammorbidirne” la portata ed evitare di stravolgere gli equilibri della gara, compromettendone l’esito per la formazione che subisce il provvedimento. Su questo argomento, come rivela Platini, sono d’accordo anche le commissioni Fifa e Uefa mentre, al momento, non lo è l’International Board, anche se non è escluso che “le cose potrebbero evolversi ed andare verso l’abolizione di questa regola”.

Dopo aver discusso di regole ed innovazioni, Platini si sofferma su un’altra questione di attualità considerando la prossima assegnazione del Pallone d’Oro: in tal senso, il principale candidato (e quasi certo vincitore) è Leo Messi che, così, potrebbe aggiudicarsi il prestigioso premio per la quarta volta consecutiva, battendo il record detenuto finora proprio da Platini che, da giocatore, lo vinse nell’edizione 1983, 1984, 1985. Ma, a tal proposito, Platini mostra la massima “sportività” nei confronti di Messi riconoscendo che “i record sono fatti per essere battuti, se vincerà il Pallone d’Oro sarà perchè l’avrà meritato”.

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