A pochi giorni dalla gara di Interlagos, ultimo appuntamento del Mondiale che chiuderà la stagione di Formula 1 con il consueto Gran Premio del Brasile, l’attenzione di tutti gli appassionati è focalizzata soprattutto sul duello che sta infiammando il campionato, quello tra Sebastian Vettel e Fernando Alonso, in lotta per la corona iridata e separati da 13 punti.
Alla luce degli ultimi risultati e delle prestazioni in pista il pilota spagnolo parrebbe non avere alcuna chance per lottare per il titolo, con una vettura molto lontana e di molto inferiore alla stratosferica Red Bull, che in ogni GP pare viaggiare sui binari. Di contro la F2012 dopo un periodo in estate in cui sembrava essere balzata davanti alla concorrenza, si è fermata e anzi sembra peggiorare di volta in volta nonostante gli aggiornamenti apportati da Maranello.
Ma la realtà dei fatti ci dice che Alonso avrebbe più di un motivo per sperare di poter agguantare il terzo titolo iridato della carriera, e la conferma arriva proprio da Milton Keynes dove a parlare è stato proprio il padre della fantastica RB8, il genio Adrian Newey. Il progettista si è soffermato a discutere sull’alternatore della lattina volante, vero e unico punto debole di una vettura pressochè perfetta ma che in più di un’occasione quest’anno e non solo è stata costretta a fermarsi per dei problemi meccanici, non ultimo il ritiro di Mark Webber nel GP degli Stati Uniti sul circuito di Austin: “L’alternatore della Red Bull di Vettel è una vera e propria bomba ad orologeria, nessuno sa quando smetterà di funzionare”. Queste le parole che fanno sperare ancora Alonso e i ferraristi, che ricordano come appunto la Red Bull abbia avuto tali problemi nei GP di Valencia e Monza con i ritiri di Vettel e Webber, optando per la sostituzione del meccanismo in questione: “E’ la terza volta che ci succede quest’anno, non sappiamo quando capiterà la prossima”.
Pretattica, realtà o pura scaramanzia? Sta di fatto che in Red Bull, dopo il problema occorso a Webber in Texas che di fatto ha creato un nuovo allarme all’interno del team, si stanno affrettando per portare in Brasile una versione aggiornata dell’alternatore per evitare spiacevoli sorprese che nell’ultima gara diventerebbero determinanti.
In realtà questa evoluzione, che aveva già superato tutte le verifiche del caso venendo giudicata sicura, era stata già provata in Texas da tutte le vetture motorizzate Renault ad eccezione della sola Red Bull che vista la situazione nel mondiale ha preferito non rischiare e andare avanti con la vecchia soluzione. Il ritiro di Webber dovuto a tali cause ha invece ora fatto cambiare i piani al team anglo-austriaco che punterà forte sulla nuova soluzione per permettere ai due piloti di portare a termine il bis mondiale per il terzo anno consecutivo.