Raikkonen vince il GP di Abu Dhabi. Alonso a -10 da Vettel

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Kimi Raikkonen © KARIM SAHIB/AFP/Getty Images

E’ successo di tutto nei 55 giri del Gran Premio di Abu Dhabi, 18esimo e terzultimo appuntamento della stagione e uno dei più belli degli ultimi anni. Sul circuito di Yas Marina ha trionfato Kimi Raikkonen che è ritornato sul gradino più alto del podio dopo quasi tre anni dalla sua ultima vittoria datata Gran Premio del Belgio 2009 al volante della Ferrari. Il pilota della Lotus, a cui quest’anno mancava soltanto la vittoria per coronare un campionato molto più che positivo, ha vinto meritatamente la prima gara dopo il suo rientro in Formula 1, correndo una gara accorta ed intelligente dopo aver guadagnato la seconda posizione ai danni di Webber alla partenza, centrando il suo 19esimo successo della carriera sfruttando al meglio il ritiro di Lewis Hamilton che al 20esimo giro è stato costretto al ritiro mentre era saldamente in testa alla gara per un problema tecnico sulla sua Mp4-27, che nella stessa situazione di Singapore ha peccato ancora una volta di affidabilità.

Il successo del finlandese però è dolce-amaro visto che nonostante la vittoria e i 25 punti conquistati è uscito matematicamente dalla lotta al titolo Mondiale che ora riguarda soltanto Fernando Alonso e Sebastian Vettel. Nell’ordine perché lo spagnolo ha chiuso in seconda posizione mentre il tedesco, partito dalla pit-lane per la penalità inflittagli dai commissari per essere rimasto senza benzina alla fine delle qualifiche, ha compiuto una grande rimonta che lo ha portato al terzo posto finale, limitando i danni in un week-end che dopo i problemi del sabato sembrava non poter portare a nulla di buono. Invece il campione del mondo in carica ha saputo rispondere in pista da vero fuoriclasse, aiutato senza dubbio anche dalla doppia entrata in pista della safety-car, limitando a solo 3 i punti guadagnati dal ferrarista nei suoi confronti quando al termine della stagione mancano solo 2 gare e 50 punti a disposizione. E visto i 10 punti di vantaggio potrebbe chiudere i conti Mondiali già in Texas, gara in programma tra 2 settimane.

Kimi Raikkonen © KARIM SAHIB/AFP/Getty Images
Doveva essere la grande occasione per Alonso che invece ha dovuto accontentarsi di recuperare tre soli miseri punti al rivale nella lotta al titolo, pochi ripensando a come era iniziata la gara ma non per questo potrebbero rivelarsi meno importanti. Già perché in gara lo spagnolo ha mostrato il solito incoraggiante passo seppur soltanto nel finale dopo l’entrata della seconda sefety-car, dopo aver gestito al meglio, grazie ad un’ottima velocità di punta nei due rettilinei, gli attacchi della McLaren di Jenson Button, arrivato a fine corsa con gli pneumatici alla frutta. L’inglese, dopo aver cullato l’idea di conquistare la seconda posizione ai danni dell’asturiano, ha dovuto subire anche il sorpasso di Vettel che grazie alla strategia di gara adottata e un pizzico di fortuna si è ritrovato negli ultimi giri con gomme più nuove e performanti, le morbide, trovandosi relegato in quarta posizione ai piedi del podio con l’unica McLaren superstite. Il ritiro di Hamilton infatti ha messo in serio pericolo la possibilità di aggancio alla seconda posizione nel campionato costruttori, occupata momentaneamente dalla Ferrari, e si vede ora insidiata dalla Lotus per la terza.

Discorso simile per la Red Bull, che avrebbe potuto chiudere già qui ad Abu Dhabi i giochi per il Mondiale e invece il ritiro di Mark Webber ha complicato i piani del team di Milton Keynes, che pur tenendo saldamente la testa della classifica ha dovuto rimandare i festeggiamenti. All’australiano infatti ne sono capitate di tutti i colori, prima il solito sorpasso subito da Alonso, poi un testacoda per un contatto con Maldonado nel tentativo di rimonta e alla fine l’ incidente con Romain Grosjean che lo ha messo definitivamente k.o., nella carambola causata da Sergio Perez, poi penalizzato, e che ha coinvolto anche la Force India di Paul Di Resta, che comunque è riuscito a terminare la sua gara in nona posizione e a portare 2 punti preziosi al team.

Tornando alla classifica finale quindi alle spalle di Button ha chiuso Pastor Maldonado che come al suo solito ha lottato e ha fatto a sportellate per difendere la sua posizione. Il giusto premio per la sua tenacia è stato il quinto posto finale che nonostante la quarta posizione iniziale resta un gran risultato. Alle spalle della sua Williams troviamo la Sauber di Kamui Kobayashi, anche lui autore di una grande gara, entrambi hanno chiuso davanti alla Ferrari di Felipe Massa che non è andato oltre la settima posizione in una gara priva di acuti degni di nota.

Ottavo Bruno Senna che ha portato anche la seconda Williams a punti davanti a Di Resta e a Daniel Ricciardo con la Toro Rosso che ha chiuso la top-ten. Ancora anonima la gara della Mercedes se non fosse per lo spaventoso incidente che ha coinvolto Nico Rosberg e Narain Karthikeyan nelle prime battute di gara. La W03 del tedesco è decollata sopra la vettura dell’indiano che aveva subito un rallentamento anomalo proprio all’ultima curva del circuito causando la prima safety-car della gara e il doppio ritiro dei due piloti. Il compagno di squadra Michael Schumacher è invece riuscito a terminare la gara ma in 11esima posizione al di fuori della zona punti.

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