Oggi la Juventus ed Antonio Conte presenteranno il ricorso al Tnas (Tribunale Nazionale dell’Arbitrato Sportivo), per la condanna di 10 mesi inflitta al tecnico bianconero in merito alle già note vicende legate al calcioscommesse ed in particolare alla partita Albinoleffe – Siena.
I legali della Juventus e quelli personali di Antonio Conte sono molto fiduciosi nel ricorso al terzo grado di giustizia sportiva e si punta ad un proscioglimento del tecnico leccese che avrebbe del clamoroso e che non è affatto una chimera e vi spieghiamo il perché.
Le motivazioni fornite in tempo di record dalla Corte d’Appello Federale, (situazione anomala e causata sicuramente dalle dichiarazioni moto inopportune dal punto di vista deontologico di uno dei giudici della Corte d’Appello Federale, Piero Sandulli) lasciano delle speranze concrete al tecnico bianconero. Aver considerato Antonio Conte come un “accentratore” nel suo lavoro e basandosi su questa sua posizione per condannarlo per il fatto che “non poteva non sapere” sulla combine di Albinoleffe – Siena, denota come i Giudici d’Appello si siano veramente arrampicati sugli specchi per confermare e giustificare il lavoro di Stefano Palazzi che ha dato enorme credibilità al pentito Filippo Carobbio, credibilità comunque intaccata già per il fatto che lo posizione di Conte sulla partita Novara – Sienaè stata completamente stralciata.
Un secondo punto molto importante a favore della difesa juventina è la situazione riguardante Mastronunzio, il giocatore che, secondo i giudici della Corte Federale D’Appello, sarebbe stato escluso volutamente da Conte nella partita Albinoleffe – Siena perché non concorde sulla combine in quanto molto legato all’Ascoli (squadra con cui l’Albinoleffe era in lotta per non retrocedere). In questa particolare situazione la realtà ci dice che in quel periodo Mastronunzio era infortunato e lo stesso attaccante è una bandiera dell’Ancona, squadra che sicuramente non è in buon rapporti con l’Ascoli per usare un eufemismo grande quanto una casa.
Nel ricorso i legali di Antonio Conte chiederanno anche la sospensiva della squalifica per consentire la presenza del tecnico campione d’Italia già domenica pomeriggio contro l’Udinese ma quest’ultima situazione, considerati i tempi di decisione dei giudici del Coni, risulta essere difficilmente praticabile.