Causa-effetto, azione-reazione: Juventus e Inter sembrano legate da un filo sottile, che ne intreccia i destini, che ne lega gli esiti e ne indirizza gli eventi in maniera spesso congiunta. Accade da circa sei anni, perlomeno, dalla fatidica estate di Calciopoli, delle sentenze, di Guido Rossi, e degli scudetti revocati alla Juventus, con l’assegnazione di quello 2005-2006, a tavolino, proprio ai nerazzurri, e, da quel momento, le liti Juventus Inter sono all’ordine del giorno. Questa storia, naturalmente, è ben nota ai più, al contrario di un altro episodio recentemente accaduto che ha coinvolto direttamente i due club, ma in riferimento alle formazioni giovanili.
La categoria di riferimento è il settore Giovanissimi ed, in particolare, i ragazzini classe 1997, impegnati nel torneo scudetto: la formazione della Juventus risultava qualificata alle semifinali, dove avrebbe dovuto affrontare i pari età del Milan, ma – secondo l’applicazione del regolamento previsto dalla Figc – si è vista escludere dal torneo. Per quale motivazione? Proprio a causa degli acerrimi rivali dell’Inter. La classifica del girone, infatti, è stata cambiata dal giudice sportivo, a causa di un errore sul numero dei cambi commesso dal club nerazzurro (una sostituzione in più effettuata, otto invece di sette, ndr) nella partita vinta contro la Reggina per 3 a 0, che è costato ai nerazzurri la sconfitta a tavolino con il medesimo punteggio e, dunque, ha regalato ai giovani amaranto la qualificazione, con sei punti in classifica, al pari dell’Inter.
L’errore in questione è legato al fatto che il regolamento prevede che, durante la stagione regolare, possano essere inseriti a referto in panchina sette giocatori, e tutti possono entrare in campo, per un totale di sette cambi, mentre durante la fase finale possono essere inseriti a referto nove giocatori di riserva, anche se le sostituzioni possibili restano sempre sette: un dirigente accompagnatore del club nerazzurro, potrebbe esser stato tratto in inganno dal diverso numero di giocatori a referto e, così, avrebbe commesso l’errore, con le pesanti conseguenze connesse.
Ma, in tutto ciò, dov’è il nesso con la Juventus? Proprio nel fatto che, in conseguenza della qualificazione della Reggina, sono stati eliminati i bianconeri, considerando che, nella nuova classifica, avevano quattro punti, occupando la terza posizione proprio dietro a Inter e Reggina. Per i giovani juventini addio semifinale, dunque, considerando che le gare in programma saranno, ora, Milan-Inter e Reggina-Napoli.
La Juventus, però, non ha digerito in maniera indifferente tale decisione, probabilmente anche a causa del “collegamento” con i nerazzurri ed, a tal proposito, è intervenuto lo stesso Beppe Marotta, che ha espresso il suo dissenso al presidente del settore giovanile e scolastico della Federazione Italiana Giuoco Calcio, ossia Gianni Rivera. La recriminazione dell’ad bianconero sarebbe, infatti, legata al fatto che la Juventus ha visto sfumare un proprio traguardo raggiunto sul campo proprio a causa di un errore, “peraltro grave”, commesso da altri, che ha penalizzato proprio i ragazzi bianconero che si sono visti privare di una qualificazione raggiunta meritatamente, dopo aver lavorato duramente per l’intera stagione e giocato lealmente per l’intero campionato. Marotta, dunque, oltre a mostrare il suo disappunto, ha richiesto al presidente Rivera una pronta modifica di tale ingiusto regolamento, per scongiurare altre ipotesi simili in futuro.
Dagli scudetti revocati alle semifinali Giovanissimi, la lite Juventus Inter è destinata a durare all’infinito.
Sono la vergogna dell’Italia gli interisti…. iniziano dalle giovanili fino ad arrivare in prima squadra sempre con lo stesso “disonore” sportivo….!!!