L’ex capo della security di Telecom e della Pirelli, Giuliano Tavaroli, ha dichiarato davanti ai giudici nell’aula bunker della Corte d’Assise di Milano dove si sta svolgendo il processo Telecom-Sismi di aver ricevuto l’ordine di spiare e intercettare l’ex arbitro Massimo De Santis, Luciano Moggi e la Juventus direttamente dall’attuale presidente dell’Inter Massimo Moratti. In particolare il fischietto romano era sospettato di favorire il club bianconero.
Tavaroli, che ha patteggiato una pena di 4 anni e 2 mesi di reclusione (attualmente è ai domicialiari) indagato dalla Procura milanese nell’inchiesta sul probabile utilizzo di notizie riservate in possesso di Telecom e Pirelli per aver gestito un sistema illegale allo scopo di realizzare numerosissimi dossier ai danni di politici e di personaggi dello spettacolo e dello sport, ha ammesso l’esistenza delle commissioni incaricategli dal numero uno nerazzurro tirando in ballo anche l’ex presidente Giacinto Facchetti, scomparso nel 2006, divenuto presidente del club due anni prima: “L’operazione ‘Ladroni’ mi venne commissionata dall’Inter nella persona di Moratti, poi la feci con Facchetti“. Come risulta agli atti dell’inchiesta, il dossier riguardava anche altre quattro persone, tra cui l’ex direttore sportivo di Messina e Genoa Mariano Fabiani e il guardalinee Enrico Cennicola, ed è stato confezionato tra il gennaio e il luglio del 2003 periodo in cui sarebbe stato intercettato e pedinato anche l’allora calciatore dell’Inter Christian Vieri.
Moratti, in tutti questi anni, ha sempre smentito ogni accusa ma, alla luce dei nuovi fatti emersi, le smentite di rito potrebbero non bastare più dopo l’ammissione di Tavaroli ai giudici. Dell’operazione aveva anche parlato l’investigatore privato Emanuele Cipriani dichiarando che ‘‘Tavaroli si limitò a dirmi che De Santis era un arbitro che probabilmente prendeva i soldi e che occorreva controllare società sportive in Calabria per verificare un possibile collegamento con De Santis. L’incarico mi venne conferito da Tavaroli in Pirelli ed io fatturai alla Pirelli su richiesta espressa di Tavaroli”. L’ex arbitro e l’ex calciatore chiedono lo stesso risarcimento pari a 21 milioni di euro, la palla ora passerà ai legali di Moratti.
Volete vedere che Giuliano Tavaroli, alla fine, risulterà essere un bugiardo?
Accusare certa gente può portare anche a questo.
La speranza è che qualche volta ci sarà un Giudice che crederà in chi accusa un “potente”.