Grande colpo del Palermo che si è assicurato le prestazioni di Sebastian Sosa Sanchez, detto “el mosquito”, soprannome ereditato da suo padre ex giocatore di Penarol, River Plate e Nacional. Il giocatore era molto seguito anche dal Napoli di Aurelio De Laurentiis ma il Palermo ha bruciato la concorrenza partenopea versando 2 milioni di euro nelle casse del Cerro Largo, squadra uruguaiana che deteneva il cartellino del giocatore. Grande acquisto in prospettiva per la società rosanero che l’anno prossimo è chiamata a rifarsi dopo lo scialbo campionato di quest’anno. Il presidente Zamparini sta per chiudere anche la questione allenatore infatti è pronto un biennale da 900mila euro annui per Giuseppe Sannino, guarda caso allenatore molto abile nel valorizzare i giovani vedi Mattia Destro.
Il nuovo “matador” – 18 anni, alto 183 cm per 71 kg. Il giovane Sosa muove i primi passi compiendo tutta la trafila delle giovanili nella squadra della sua città natale, il Melo Wanderers. Nel 2010, a soli sedici anni viene acquistato dal Cerro Largo, società militante nella massima divisione uruguaiana e nella quale “el mosquito” totalizza 19 presenze e 9 reti. Nel 2011 viene convocato anche nella nazionale uruguaiana U20 senza però scendere in campo. In patria Sebastian Sosa è considerato il nuovo Cavani e analizzando le sue caratteristiche tecniche non hanno tutti i torti. Il 18 enne, neo acquisto del Palermo, è molto bravo nel difendere palla, possiede grandi abilità nel gioco aereo, è molto rapido nelle ripartenze, possiede un ottimo dribbling che gli permette di puntare l’uomo con grande facilità. Ultima caratteristica, la più importante, il giovane Sosa ha gran fiuto per il goal. Le caratteristiche tecniche rispecchiano da vicino quelle di Edinson Cavani e questo aspetto deve aver inciso molto su Maurizio Zamparini, il quale ha spinto fortemente per portare la zanzara uruguaiana a Palermo e spera soprattutto che il giovane Sebastian Sosa ripeta le gesta del Matador napoletano.