Il tempo dei festeggiamenti scudetto è già archiviato in casa Juventus – almeno per ora – considerando che ieri la squadra è tornata a Vinovo per preparare la finale di Coppa Italia in programma allo stadio Olimpico di Roma domenica sera contro il Napoli: obiettivo “double”, dunque, per chiudere al meglio un’annata straordinaria e renderla super, per salutare ancora una volta il Capitano con un trofeo da alzare al cielo. Tutti questi sono i temi della finale dell’Olimpico in casa bianconera, ma anche la fame di Conte che, di certo, non si sazia solo con la vittoria del campionato, considerando che il tecnico ha ridato all’ambiente la mentalità giusta per vincere, dopo tanti anni di digiuno, facendo leva proprio su “quel fuoco e quella voglia che ci hanno portato a compiere questo percorso che è iniziato con lo scudetto ma che vogliamo portare avanti con la Coppa Italia”.
Questa l’analisi compiuta da uno dei maggiori protagonisti del campionato bianconero, Claudio Marchisio, già proiettato alla finalissima di domenica, di cui sottolinea la temibilità dell’avversario partenopeo, rimarcando la difficoltà delle partite disputate in campionato contro la squadra di Walter Mazzarri, sia nella gara di andata che di ritorno, definendo le due gare contro gli azzurri “due periodi importanti del nostro campionato”: all’andata il centrocampista osservò la gara dalla tribuna, percependo la difficoltà del match, che poi terminò con un rocambolesco pareggio, mentre al ritorno – allo Juventus Stadium lo scorso 1 Aprile – osservò dal campo la vittoria bianconera, che segnò un passo fondamentale verso l’obiettivo finale.
La serata di domenica sarà, dunque, un match da vivere appieno, ma con la consapevolezza delle difficoltà che potrà riservare, data la forza degli avversari e le loro motivazioni in campo; pertanto, la Juventus dovrà puntare ancora una volta sulle sue caratteristiche migliori, ossia la voglia di vincere, la solidità del gruppo ed il gioco, le tre “chiavi di volta” della stagione bianconera, che ha avuto diverse impronte, come lo stesso Marchisio ricorda nell’intervista rilasciata a Sky, sottolineando, in particolare, il contributo di coloro che hanno avuto meno visibilità, ma che sono stati comunque determinanti ed “impressionanti” secondo il centrocampista bianconero. In particolare, gli arrivi del mercato di Gennaio, Marco Borriello (in gol a Cesena) e Martin Caceres (determinante proprio nelle gare di coppa Italia), ma anche Emanuele Giaccherini, rivelatosi duttile e prezioso quando è stato chiamato in causa, ed il giovane Marrone, che ha trovato il gol nella passerella finale contro l’Atalanta mostrando ottime prospettive future.
Se quello della Juve è stato lo “scudetto di tutti”, secondo il “Principino”, il merito è anche loro, così come è stato fondamentale il contributo “delle persone che ci hanno sempre dato una grossa mano, che hanno fatto sì che non ci mancasse nulla, dimostrando grande amore nei nostri confronti”.
Il percorso intrapreso è appena cominciato e merita di essere portato avanti, aprendo un ciclo – in accordo con quanto sostenuto dal compagno di reparto Andrea Pirlo – e puntando a rinforzarsi anno dopo anno, per competere al livello delle più grandi, considerando il ritorno della Juventus nell’Europa che conta, ossia la Champions League.