Juventus Vucinic determinante per lo scudetto

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Mirko Vucinic| © Valerio Pennicino/Getty Images

Difeso da Conte che l’ha sempre reputato fondamentale per il proprio gioco e molto spesso criticato dagli addetti ai lavori, insomma Mirko Vucinic, al solito croce e delizia di ogni squadra in cui ha militato.

Il montenegrino doveva essere l’arma in più di questa nuova Juve, che puntava e punta forte su di lui come sostituto naturale dell’immenso capitano bianconero Alex Del Piero, tornato alla ribalta in questo ultimo periodo per i suoi gol fondamentali per alimentare un sogno chiamato scudetto. A sprazzi, Vucinic  ha mostrato lampi di pura genialità,(vedi partita contro il Milan), ed è un po’ quello che tutti i tifosi juventini si aspettano da lui, troppo spesso intervallati da partite anonime concluse spesso con la sostituzione.

Anche se la forza del nuovo corso bianconero è quello di non dover dipendere da nessun singolo, siamo certi che mister Conte, in questo periodo cruciale della stagione si aspetta dall’attaccante ex Roma quel qualcosa in più che possa condurre la propria squadra alla conquista di quel ambito trofeo che da tanto, troppo, tempo manca dalla bacheca della società di Corso Galileo Ferraris.

Mirko Vucinic | © Valerio Pennicino/Getty Images

Quale miglior occasione per il montenegrino se non quella che lo vedrà affrontare domenica sera, nella bolgia dello Juventus Stadium, i suoi ex compagni della Roma. Una partita fondamentale per la Vecchia Signora che dovrà superare l’ostacolo giallorosso per continuare a mantenere la vetta della classifica.
Juventus Vucinic nella capitale non ha lasciato un buon ricordo, soprattutto per la sua forte insofferenza alle critiche dei tifosi, che nel suo ultimo periodo all’ombra del cupolone non gli avevano perdonato di essere troppo discontinuo e poco incisivo nei meccanismi della squadra. Dal canto suo il montenegrino anche in una recente intervista non si è lasciato andare a smielati “Amarcord”, anzi, ha sottolineato che a Torino la sua vita soprattutto calcistica è notevolmente migliorata. Sente la fiducia dell’ambiente e dell’allenatore che anche nei periodi meno brillanti l’ha difeso a spada tratta reputandolo, come detto, fondamentale per il proprio impianto di gioco, a prescindere dal modulo adottato, infatti, il numero 14 è sempre sceso in campo.

Adesso tocca a lui dimostrare che la fiducia è stata ben riposta e trascinare la Juventus in quest’ultima volata che potrebbe portare sotto la Mole, lo Scudetto, che ad inizio stagione sembrava essere una meravigliosa utopia.

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