Vezzali portabandiere olimpico? “Sarebbe un onore”

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Valentina Vezzali | © Getty Images

Il ruolo prestigioso di portabandiere Azzurro alle prossime Olimpiadi di Londra 2012 sembra essere destinato ad una donna: dopo la proposta, poi declinata, di Federica Pellegrini, che qualche mese fa ha reso noto di non essere disponibile ad assumersi tale impegno che, oltre ad onori comporta anche oneri, un’altra “papabile” candidata potrebbe essere Valentina Vezzali, la pluricampionessa del fioretto che, dall’alto dei suoi 38 anni e delle sue sette medaglie olimpiche conquistate (tre ori consecutivi nelle ultime tre edizioni olimpiche, da Sidney 2000, ad Atene 2004 a Pechino 2008, ndr), vedrebbe tale riconoscimento come un “un orgoglio ed un grandissimo onore“, anche se “non dipende da me, è il Coni che sceglie e sono sicura farà la scelta migliore”. Per la Vezzali, che in questi anni è riuscita a conciliare egregiamente gli impegni sportivi ed agonistici con quelli familiari (è anche mamma, ndr) sarà la quinta partecipazione olimpica, e si presenterà nuovamente come l’atleta da battere nella sua specialità, soprattutto dopo la conquista del suo sesto titolo mondiale, un record assoluto, che – come la stessa Vezzali afferma – “le permette di affrontare le competizioni con ritrovata serenità e tranquillità”.

La quinta Olimpiade cui si appresta a partecipare non sarà, però, molto differente dalle precedenti, perchè per la campionessa Jesina nonostante i successi ed i trionfi non è mai cambiato il modo di approcciarsi alle gare, sempre con assoluta concentrazione, nè il modo di valutare la forza delle avversarie, che la Vezzali tende a considerare “sempre fortissime”, intendendo tale aspetto come contemporaneo suo punto di forza e di debolezza, probabilmente perchè, in questo modo, riesce a mantenere sempre alta la guardia e la concentrazione in gara, riuscendo a porsi ancora tanti obiettivi ambiziosi, senza accontentarsi dei successi ottenuti, limitandosi – almeno per ora – a tenerli chiusi in un cassetto e cercando di guardare avanti per provare ad ottenerne altri.

Valentina Vezzali | © Getty Images

Oltre che dell’argomento olimpico, nel corso dell’intervista rilasciata a Sky Sport, la Vezzali ha spaziato su altre questioni “calde” dell’attualità sportiva, soffermandosi, in particolare, a commentare il momento di due sportivi italiani molto in vista, per differenti ragioni. In primis, il pluricampione di motociclismo Valentino Rossi, che sta attraversando un momento tutt’altro che semplice con la sua Ducati: secondo Valentina, il suo “omonimo” resta sempre “il numero uno“, che probabilmente ci ha abituati troppo bene in questi anni, al punto da far risultare le sue vittorie “come una passeggiata”. In tal senso, è umano che si possa attraversare un momento negativo e, per superarlo, è essenziale che Rossi ritrovi al più presto la serenità interiore.

Da Valentino Rossi a Mario Balotelli, nell’occhio del ciclone per la sua assoluta indisciplina in campo che, nella recentissima gara contro l’Arsenal, lo hanno portato ad incassare l’ennesima espulsione stagionale, facendo infuriare il suo coach Roberto Mancini. Sulla questione, la Vezzali adopera l’arma della diplomazia nei confronti degli atteggiamenti immaturi di Balotelli, giustificandoli parzialmente con l’attenuante della giovane età, che spesso rende complesso “reggere la pressione mediatica”. In tal senso, secondo la Vezzali, è importante dargli “una seconda possibilità, perchè l’importante è dagli sbagli si impari, perchè servono per farci crescere”.

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