All’indomani dell’eliminazione del Milan ad opera del Barcellona nei quarti di finale di Champions League, la stampa italiana solleva unanime la voce per l’ennesima “spinta” arbitrale concessa ai blaugrana negli ultimi quattro anni. Nessuno vuole mettere in discussione la forza della squadra di Guardiola , che con il suo gioco ha fatto innamorare tutti gli esteti del calcio, ma se il Barca è arrivato alla conquista di due Coppe Campioni negli ultimi quattro anni è anche perché è stata in grado di sfruttare al massimo i volontari assist dei direttori di gara. Tutto ebbe inizio con Ovrebo tre stagioni fa. Da lì in avanti gli episodi chiave degli incontri sono quasi sempre girati a favore dei blaugrana.
CHELSEA BARCELLONA, ritorno semifinale Champions League 2009 – Nel match di andata giocato in Spagna gli inglesi erano riusciti ad imporre lo 0-0 casalingo ai catalani. A Stamford Bridge la squadra allenata da Hiddink passò in vantaggio grazie al gol di Essien nei primi minuti di gara. Il resto dell’incontro venne letteralmente dominato dai Blues, ai quali vennero negati nei 90′ minuti ben quattro rigori, che consentirono al Barcellona di restare in partita. In pieno recupero arrivò poi il gol di Iniesta per l’1-1 finale, che qualificava i ragazzi di Guardiola alla finale di Roma, dove i blaugrana travolsero per 2-0 il Manchester United.
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BARCELLONA INTER, ritorno semifinale Champions League 2010 – I blaugrana erano chiamati alla classica remuntada contro la banda di Mourinho. Barcellona Inter verrà ricordata sopratutto per l’incredibile muro eretto dalla squadra italiana per tutta la durata dell’incontro, complice anche un’espulsione nei primi minuti di gara nei confronti del centrocampista nerazzurro Thiago Motta, fra l’altro un ex della partita (tra le fila dell’Inter c’era anche Eto’o ndr). Un cartellino rosso forse troppo frettoloso nei confronti dell’italo-brasiliano, comminato dall’arbitro De Bleeckere. Al Barcellona però non riuscì l’impresa di segnare quei due gol che gli avrebbero permesso di centrare la seconda finale consecutiva dopo Roma 2009. Al Bernabeu andò l’Inter, che trionfò in finale contro i tedeschi del Bayern Monaco per 2-0.
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BARCELLONA ARSENAL, ritorno quarti finale Champions League 2011 – Ancora una volta il Barcellona si trovava nella condizione di ribaltare un risultato negativo del match d’andata, con gli inglesi di Arsene Wenger vincitori per 2-1 all’Emirates Stadium. Al Camp Nou, sul risultato di 1-1, ancora favorevole quindi all’Arsenal, l’arbitro svizzero Busacca decide di espellere l’attaccante olandese Van Persie per doppia ammonizione, dopo aver calciato il pallone a gioco fermo. Un espulsione giudicata come “vergognosa” dal tecnico dei Gunners nelle interviste del post-partita. Con l’Arsenal in dieci uomini i blaugrana trovarono la rete del 2-1 con Xavi e due minuti più tardi fu Messi a realizzare il penalty del 3-1 che consegnò ai catalani la finale di Wembley, dove il Barcellona sconfisse nuovamente nel replay della finale di due anni prima lo United di Sir Alex Ferguson con il punteggio di 3-1.
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Anche ieri sera contro il Milan, al Barcellona è stato regalato un rigore piuttosto discutibile quando il risultato era ancora favorevole ai rossoneri (1-1 ndr), in quanto la trattenuta di Nesta era iniziata a gioco fermo. Nonostante ciò l’arbitro olandese Kuipers ha fatto proseguire l’azione per poi fischiare il penalty alla squadra di Guardiola.
C’è un proverbio che calza a pennello sul Barca: la fortuna aiuta gli audaci. Chi scende in campo, su qualsiasi campo, per dominare la partita attraverso il gioco, senza fermarsi neanche sul 5-0, chi rivoluziona il modo di fare calcio (vedere i primi 10′ minuti della partita di ieri), forse riesce a conquistarsi anche la grazie della Dea bendata.