Preannunciati con largo anticipo da oltre un mese, sono puntualmente arrivati. Nuovo terremoto nello scandalo calcioscommesse, arresti eseguiti questa notte per ordine della Procura di Bari. Fra questi anche quello dell’ex calciatore del Bari Andrea Masiello, ora all’Atalanta. Restano indagati altri nove giocatori. Eccetto Daniele Portanova (difensore centrale del Bologna ndr), sono tutti ex biancorossi: Alessandro Parisi (Torino), Simone Bentivoglio (Sampdoria), Marco Rossi (Cesena), Marco Esposito (Pisa), Abdelkader Ghezzal (Levante, in prestito dal Bari), Nicola Belmonte (Siena), Antonio Bellavista (ritiratosi nel 2009).
Gli inquirenti indagano sugli ultimi nove match del Bari della scorsa stagione (2010-2011), che ha visto la squadra pugliese retrocedere in Serie B. In particolare le partite finite sotto la lente d’ingrandimento sono Palermo Bari (quella del famoso rigore di Miccoli che fece saltare la scommessa), Bologna Bari (conclusasi con una sorprendente vittoria degli ospiti per 4-0), Bari Chievo, Bari Sampdoria e sopratutto Bari Lecce. Quest’ultima gara infatti permise agli uomini dell’ex allenatore giallorosso De Canio di centrare la permanenza in Serie A, vincendo il derby di Puglia per 2-0 al San Nicola di Bari. Infine nel registro degli inquirenti è finita anche una partita della stagione 2009-2010, Udinese Bari del 9 maggio terminata con uno scoppiettante 3-3.
Oltre ad Andrea Masiello, già arrestato, e agli altri ex giocatori del Bari, la Procura del capoluogo pugliese sta stringendo il cerchio sui restanti 20 indagati. Tra questi spicca il nome di Andrea Iacovelli, l’infermiere barese che secondo gli inquirenti faceva da tramite fra gli stessi giocatori del Bari e l’organizzazione mafiosa che scommetteva illegalmente. Risultano indagati anche tre ristoratori della zona (Nico de Tullio, Onofrio De Benedictis, Francesco De Napoli), e amici degli ex calciatori biancorossi (Arianna Pinto, Fabio Giacobbe, Giovanni Carella, Armand Caca e Victor Kondic).
Ulteriori informazioni verranno rilasciate in tarda mattinata da Antonio Laudati, procuratore capo della Repubblica barese, durante la conferenza stampa fissata per le ore 12.