La partita tra Cleveland Cavaliers e Chicago Bulls si è decisa solo negli ultimi secondi di gioco. Il match è molto tirato ed intenso (il punteggio infatti è stato bassissimo), solo il primo quarto è giocato a ritmi sostenuti e i Cavaliers lo chiudono leggermente in vantaggio per 27-25.
Il secondo invece parla Bulls, perchè Chicago è più convinta, e i “Tori” riescono ad andare al riposo in vantaggio (46-43). Il pubblico di Cleveland capisce che la squadra è in difficoltà e inizia a sostenere la squadra a gran voce. I Cavs si caricano e chiudono in testa il terzo quarto (65-63). Ma il guaio deve ancora venire perchè a questo punto Cleveland si rilassa e permette ai Bulls di scappare. A pochi secondi dal termine infatti la squadra dell’Illinois è in vantaggio di 4 punti, 86-82. James prova a riaprire la partita con un gran tiro da 3 e porta i suoi sul meno 1. Nel possesso successivo poi Chicago non riesce a concludere nei 24 secondi e regala la palla agli avversari. Ma l’ultimo possesso di James è bloccato da Noah e Deng. Chicago vince 86-85 ed è già la seconda vittima illustre che miete, dopo i San Antonio Spurs, in questo buon avvio di stagione.
Top scorer Deng con 15 punti, ben assistito da Salmons e Rose con 14. Per quanto riguarda Cleveland c’è da dire che la prova del quintetto titolare è stata buona (James 25 punti, O’Neal 14, Varejao 12, e 11 a testa per Williams e Parker), ma è mancata totalmente la panchina con soli 12 punti messi a segno (il miglior uomo della panchina dei Bulls, Miller, da solo ne ha messi 10).
Dopo 3 vittorie consecutive (e buone speranze) i Cavs tornano piccoli. Per sperare in un eventuale titolo NBA serve senz’altro una “musica” molto diversa.