Se Massimo Moratti vola a Londra per seguire la Primavera piuttosto che vivere insieme alla prima squadra le ore prima del big match contro la Juve significa che qualcosa bolliva già in pentola. Andrea Stramaccioni completa il lavoro iniziato dal Fulvio Pea portando i giovani nerazzurri dell’Inter Primavera a trionfare tra le big d’Europa alzando al cielo la prima edizione del NextGeneration Series battendo in finale l’Ajax ai calci di rigore. Un risultato storico quanto importante che dimostra come la società nerazzurra abbia seminato bene le basi per un futuro prossimo basato sulla valorizzazione del proprio settore giovanile.
Andrea Stramaccioni questo pomeriggio svolgerà la sua prima conferenza stampa da tecnico dell’Inter iniziando con qualche settimana d’anticipo a svolgere quella rivoluzione (mentale più che di uomini) auspicata da Moratti sin dal dopo Mourinho ma fallita per vie di gestioni occasionali e sempre in contrasto con la società. Oggi il nome di Andrea Stramaccioni è sulla bocca di tutti ma in realtà già questa estate per strapparlo alla Roma Massimo Moratti rischiò di far nascere una sorta di guerra fredda con la nuova proprietà giallorossa. Cerchiamo di scoprire però chi è Andrea Stramaccioni, quali sono le sue idee tattiche e di chi nel corso della sua breve carriera ne ha influenzato il suo credo tattico.
Romano di Roma Andrea Stramaccioni ha soli 36 anni, una laurea in giurisprudenza e una breve carriera da giocatore interrotta per un brutto infortunio al ginocchio. Per sei stagioni alla guida della Roma allievi per molti ha subito in giallorosso l’influenza di Luciano Spalletti dal quale ha ereditato modulo, il 4-2-3-1, e la volontà di insegnare calcio, di vivere ogni momento di contatto con i giocatori per migliorarsi e per amalgamare gruppo e meccanismi mentali ancor prima che tattici. In estate oltre all’offerta dell’Inter pare ci sia stata quella Federazione che gli prospettò di allenare l’Under 17. La storia recente invece dice di un Inter Primavera al comando del proprio girone in campionato e fresca vincitrice della Champions League della Primavera e da domani l’allenatore dell’Inter.
Inevitabile subito il confronto con Josè Mourinho con il quale è accomunato dai lineamenti fisici e dalla mancata carriera agonistica ad alti livelli. Dicono che sia un tipo carismatico capace di caricare i giocatori e spingerli a dare il massimo, la missione in questa Inter però sarà molto più di un semplice banco di prova.
Andrea Stramaccioni all’Inter decide Moratti perdono Branca e Ausilio La scelta di sostituire Ranieri con l’attuale allenatore della Primavera sembra sia stata solo del presidente con Branca e Ausilio che nel summit pre-esonero pare abbiano cercato in ogni modo di farlo desistere dalla scelta. Se le cose dovessero davvero così è chiaro che i prossimi ad abbandonare l’Inter potrebbero esser proprio l’uomo mercato e il suo vice oramai tagliati fuori dal nuovo corso.