Davanti ad oltre 13 mila spettatori e in una cornice suggestiva come quella dello Juventus Stadium la Roma si aggiudica la finale di andata della Coppa Italia Primavera battendo i bianconeri con il risultato di 2-1. Decisivi, per i giallorossi, i gol di Viviani e Tello, abili nel primo tempo a bucare la porta avversaria. Nella ripresa Libertazzi riapre i conti, ma nel match di ritorno a Roma, il 22 marzo, servirà una vera e propria impresa ai ragazzi di Baroni per conquistare il trofeo.
Comincia benissimo la formazione di De Rossi che nei primi 20’ mette sotto la Juventus giocando molto meglio. Dopo pochi minuti, precisamente 4, i capitolini sbloccano il punteggio con Viviani, il quale trasforma in maniera impeccabile un calcio di rigore concesso dal direttore di gara per un fallo di Appelt su Ciciretti. La Roma continua a macinare gioco tanto da trovare, al 18’, il gol, un po’ fortunoso, sugli sviluppi di un calcio d’angolo: è Tello di spalla ad insaccare in rete alle spalle di Branescu, tratto in inganno anche da una deviazione di Gouano. Sotto di due reti la Juventus si sveglia e comincia a macinare gioco. Ma un bravo Pigliacelli gli sbarra più volte, specie su Padovan, De Silvestro e Spinazzola.
Nella ripresa è la Juventus a cominciare meglio, facendosi subito pericolosa con Beltrame e De Silvestro, ma per il gol che permette di accorciare le distanze ci vogliano 20’: Libertazzi, appena entrato, batte Pigliacelli e riapre il match. La formazione bianconera continua a spingere, sfiorando il gol del pareggio in numerose occasioni. Ma i romanisti reggono l’urto e portano a casa un 2-1 da difendere nel match di ritorno. Riscattata, almeno parzialmente, la sconfitta patita nella finale del Viareggio qualche settimana fa. Di certo c’è che Juventus e Roma sembrano avere le squadre più competitive a livello di Primavera.