Buffon finisce sotto l’occhio del ciclone per le sue dichiarazioni nel post partita di Milan Juventus sul gol annullato al centrocampista rossonero Muntari. Il portiere bianconero ha ammesso nella giornata di ieri che non avrebbe aiutato l’arbitro Tagliavento nel caso si fosse accorto che il pallone era entrato. Una frase stigmatizzata in primis da Silvio Berlusconi, per poi essere condannata dalla stessa società di Via Turati. Oggi è stato il presidente dell’Aia (Associazione Italiana Arbitri) Nicchi a bacchettare il numero uno juventuno. La risposta del bianconero non si è fatta attendere. Lo stesso Buffon ha trovato anche un “avvocato” inaspettato, il milanista Thiago Silva.
Un putiferio che è destinato a dividere il mondo del calcio. I moralisti invocano la censura alle parole di Buffon, mentre gli stessi calciatori stanno dalla parte del portiere, consapevoli che al suo posto la maggior parte di essi si sarebbero comportati allo stesso modo, ovvero negando anche difronte all’evidenza la realtà dei fatti per aiutare la propria squadra. Concetto spiegato lucidamente dal difensore rossonero Thiago Silva. Il brasiliano poco prima di partire per il ritiro della sua Nazionale ha dichiarato che a parti invertite avrebbe ugualmente negato il gol-fantasma.
Ovviamente non la pensa così Marcello Nicchi, il quale ha difeso a spada tratta la classe arbitrale da lui stesso rappresentata. Il presidente dell’Aia ha definito Buffon come un cattivo esempio per i giovani che si avvicinano a questo sport e che si sarebbe aspettato un comportamento ben diverso dal capitano della Nazionale italiana. Inoltre ha avvertito che d’ora in poi gli arbitri applicheranno il regolamento alla lettera, ufficializzando così l’avvio dell’era “tolleranza zero” nei confronti dei calciatori che si renderanno protagonisti di proteste o falli deplorevoli.
Dal canto suo Buffon ha voluto rispondere attraverso il quotidiano La Stampa alle accuse piovutegli addosso nelle ultime ore, ribadendo che nessuno può giudicare il suo pensiero, giuste o sbagliate che siano, sfidando apertamente sia la società del Milan che il presidente dell’Aia.
Il Diavolo è passato al contrattacco attraverso il canale ufficiale di Milan Channel che ha lanciato due pesanti editoriali contro la Juventus e il suo giocatore Andrea Pirlo (colpevole di aver dato due gomitate al rossonero Van Bommel), senza risparmiare pesanti critiche contro Gigi Buffon. In Via Turati si è voluto sottolineare come le dichiarazioni del bianconero siano state ancor più gravi perché insignito dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Da molti campi giungono notizie di errori arbitrali. Nonostante ciò, il sig. Nicchi difende la categoria arbitrale da lui rappresentata.
Non riuscendo a fare di meglio, il presidente dell’Aia, ha pensato di fare la morale a Buffon e da buon (antijuventino) maestro, avverte (o minaccia) che d’ora in avanti gli arbitri applicheranno il regolamento alla lettera. Bravo Nicchi, era ora.
Perchè non è stato fatto fino ad ora? Per favorire la JUVE? No sicuramente!
Allora, chi dovra preoccuparsi dell’applicazione del regolamento?
Attento, sig. Nicchi, non minacci; farsopoli ci ha danneggiato, ma ci ha insegnato tante cose!
Siamo 14mln di JUVENTINI pacifici, ma non accettiamo provocazioni.