Sconvolgente verità quella che il professor Bruno Carù ha rivelato ai microfoni della trasmissione “La Tribù del Calcio” che andrà in onda su Premium Calcio domani alle ore 23. Protagonista dell’inquietante vicenda è Ronaldo, il Fenomeno. Dobbiamo tornare indietro di circa 13 anni e mezzo, alla finale della Coppa del Mondo tra i padroni di casa della Francia e i campioni in carica del Brasile. Tutti ricordiamo come andò a finire, con la sconfitta incredibile dei verdeoro, spazzati via dai transalpini con un perentorio 3-0.
Quella notte passerà alla storia però più per la prestazione orribile del numero 9 brasiliano, che destò grande perplessità tra gli appassionati di calcio profani e gli addetti ai lavori. Come verrà ricordata per sempre l’immagine del giorno dopo, di un Ronaldo che scende barcollando la scaletta dell’aereo, quasi che si fosse ubriacato dopo la sconfitta subita la sera prima. Quelle che erano supposizioni, fantasie, pensieri più o meno corrispondenti alla realtà, ora trovano una risposta. Ed è una risposta agghiacciante, che farà venire i brividi alle migliaia di fan del Fenomeno.
“RISCHIO’ DI MORIRE” – Dichiarazione shoccante, ma che non fa una grinza a quanto raccontato dal professor Carù. La sera prima della partita Ronaldo si era sentito male nella sua camera d’albergo, e questo è un fatto largamente conosciuto. Il suo compagno di stanza, Roberto Carlos, aveva immediatamente chiamato i soccorsi ai quali aveva affermato di aver visto Ronaldo accasciarsi nel letto in preda a delle convulsioni. Il primo (e anche ultimo) responso fu quello di attacco epilettico.
Tredici anni dopo ci viene raccontata un’altra, inquietante, verità. Non fu una crisi epilettica da stress (come recitò il bollettino medico dell’ospedale francese), in realtà fu un problema cardiaco che colpì l’attaccante allora in forza ai nerazzurri dell’Inter. Una vera e propria “assenza di attività elettrica e meccanica del cuore”, e quando il cuore cessa di battere significa essere più di là che di qua (detto volgarmente). Ronaldo ha rischiato di morire il giorno prima della finale del campionato del Mondo.
I medici francesi optarono per la somministrazione di un potente sedativo, il Gardenale, già tristemente famoso per essere stato utilizzato dalla diva Marilyn Monroe per suicidarsi. Il farmaco era totalmente inappropriato per chi avesse appena avuto un problema cardiaco, e il Fenomeno corse il rischio di morire sul campo dello Stade de France. Agghiacciante verità, ma allo stesso tempo incredibile fortuna per quello che è considerato come uno degli attaccanti più forti della storia del calcio.