Il bilancio del 2011 per il Milan si chiude alla grande. Il ritorno alla vittoria dello Scudetto e la consapevolezza di esser la realtà più forte almeno del campionato italiano non hanno però evitato l’insorgere di un caso obiettivamente insolito per l’ambiente rossonero. I tanti messaggi pubblici di Allegri all’indirizzo di Pato negli ultimi mesi e sopratutto lo sfogo del brasiliano nei confronti del tecnico hanno evidenziato una crepa che ha subito generato interesse di mercato, con il Paris Saint Germain di Ancelotti a recitare il ruolo di principale candidata ma con Barcellona e Manchester City pronte ad inserirsi nella corsa.
Le parole di Pato, l’arrivo di Tevez e quello sempre più certo di Balotelli, hanno contribuito ad ingigantire la portata del problema ma prima che degenerasse sono arrivate prima le parole conciliatorie di Galliani e quest’oggi quelle dello stesso attaccante che dai microfoni di Sky ha corretto un pò il tiro tendendo una mano ad Allegri
“Non c’è nessuna tensione con il Mister e si è visto che anche ieri abbiamo giocato in squadra insieme. Ha ragione Aquilani quando dice che un allenatore deve essere un capo e non un amico, deve esserci un rapporto professionale e a me va bene così. Nella vita privata poi ognuno ha i rapporti che vuole. Ci ha fatto un discorso di gruppo, non ne è servito uno individuale, poi abbiamo anche giocato la partitella nella stessa squadra, il risultato non è stato favorevole ma pazienza. Ho avuto solo tre allenatori al Milan, tutti e tre bravi, io sono qui per fare quello che loro mi chiedono”.
Cercando di analizzare con raziocinio il caso Pato da subito ci siamo detti scettici ad una sua cessione a gennaio, certo non abbiamo la palla di vetro, ma conoscendo il modo di agire del Milan e la necessità di non sguarnire l’attacco in vista della Champions League erano due cardini da cui partire e le dichiarazioni di Pato adesso iniziano a darci ragione.
“Tutti cerchiamo di dare il massimo per il Milan, io e Allegri abbiamo un obiettivo comune: vincere. Il futuro? Il Psg non mi ha cercato, di mercato ne parlano la società ed il mio procuratore, con lui mi sono sentito solo per gli auguri di Natale. Quello che posso dire è che anni fa scelsi il Milan ed oggi rifarei tale scelta”. Pato chiude la brave intervista parlando dei propositi per il 2012 “Io voglio sempre vincere, aspetterò di giocare per fare il mio meglio e vincere tutti insieme. Penso che la Champions sia l’obiettivo principale, è la competizione più importante. Per vincere ancora bisognerà stare attenti alle altre squadre, non solo alla Juve, ma anche altre possono fare bene. Ho parlato con Andrè Santos dell’Arsenal, gli ho detto che giocheremo contro in Champions, dobbiamo stare sereni ed essere concentrati per fare bene.”
Ovviamente il caso lascerà qualche strascico e in questi mesi toccherà a Galliani far da mediatore tra i due altrimenti a giugno l’addio a Pato a ad Allegri sarebbe inveitabile.