Penultima puntata del nostro super pagellone con i bilanci del 2011, nell’analisi odierna vanno voti altissimi al Milan campione d’Italia ma anche al Napoli dei miracoli, alla coriacea Lazio di Edy Reja e alla matricola Novara. Male invece il Lecce.
Lazio 7,5: il 2011 sarà un anno da ricordare per i colori biancocelesti, il quinto posto con la qualificazione ai preliminari di Champions mancati solo per differenza reti, a vantaggio dell’Udinese, sono un risultato di tutto rispetto ai quali quest’anno è succeduta una degna campagna acquisti, di giocatori di spessore come i due attaccanti di fama internazionale Klose e Cissé e il reietto Marchetti, messo fuori rosa dal Cagliari e rinato alla corte di Reja. Quest’anno il ritmo dei capitolini è ripreso alla grande, trascinati sopratutto dal cannoniere tedesco e da una solidità tattica si sono attestati fin da subito nelle zone alte della classifica, diventando di fatto una pretendente autorevole alla lotta per l’Europa che conta. Punti di forza, come detto e senza dubbio, il panzer Miroslav Klose che ha dimostrato di essere un bomber di razza anche in Italia e il portiere Marchetti che è ritornato sui livelli che gli valsero il ruolo di vice-Buffon ai mondiali sudafricani.
Lecce 5,5: dopo aver ottenuto con soddisfazione una splendida salvezza l’anno scorso, quest’anno con alla guida un tecnico giovane come Di Francesco, i salentini, imbottiti di giovani talenti, hanno provato a confermarsi su livelli ideali per la massima serie ma a dire il vero con pochi risultati, proprio questa scarsità di successi ha portato al cambio in panchina dell’ex giallorosso romanista a cui è subentrato l’esperto Serse Cosmi, che dovrà però trovare presto una soluzione al mal di gol dei lupi del salento. Da tenere d’occhio il talentuoso Muriel, che sembra aver trovato col tecnico perugino maggiore spazio per esprimere al meglio le proprie qualità.
Milan 8: è la squadra da battere, i campioni d’Italia, che nello scorso campionato hanno rotto il dominio interista che durava da cinque anni, hanno centrato nella stagione passata l’obiettivo più importante e quest’anno dopo un inizio sottotono che era costato qualche critica a Max Allegri si sono subito rimessi in carreggiata raggiungendo la sorprendente Juventus in vetta al campionato, come tradizione vuole e come se il tempo non fosse trascorso in questo lustro di marca nerazzurra. Inutile dire che il giocatore più rappresentativo è il genio Zlatan Ibrahimovic, la sua sola presenza in squadra è sinonimo di vittoria certa nel campionato nazionale, 8 consecutivi gli scudetti conquistati dallo svedese tra olanda, italia e spagna. Ma da sottolineare è anche il grande momento del Boa, K.P. Boateng, il giocatore ghanese che si sta dimostrando sempre più indispensabile per gli schemi di mister Allegri.
Napoli 9: l’anno scorso è stato mirabolante, la terza piazza in campionato, la Champions conquistata con largo anticipo e dopo circa 30 anni di assenza dalla massima competizione europea, risultati accompagnati da un ottimo gioco, da un calcio fatto di velocità e tecnica, i tifosi napoletani non avrebbero potuto chiedere di meglio. Quest’anno il sorteggio non era stato magnanimo eppure gli scugnizzi guidati da Mazzarri sono riusciti nell’impresa di qualificarsi agli ottavi della Coppa dalle grandi orecchie, questo ha però condizionato in parte il cammino in campionato dove, i partenopei vittima del turn-over hanno lasciato troppi punti in partite nettamente alla loro portata. Facile scegliere i protagonisti di questa annata per il Napoli, stiamo parlando di Ezequiel Lavezzi, e del cannoniere del Vesuvio, Edinson Cavani, annata straordinaria quella dell’uruguayano che dopo aver raggiunto la qualificazione con il proprio club, in estate ha anche ottenuto un importante risultato con la propria nazionale, aggiudicandosi la Copa America.
Novara 7: il voto sarebbe decisamente più alto se si guardasse solo alle stagioni passate, due qualificazioni consecutive, che sono valse il ritorno in serie A dopo 55 anni di assenza. L’organico rimasto tutto sommato lo stesso che ha ottenuto il passaggio nella massima serie dopo la vittoria ai play-off, ha dimostrato in alcune occasioni sprazzi di buona qualità e gioco, ma pare troppo inesperto per un difficile torneo come quello italiano, anche se qualche soddisfazione ai propri tifosi i biancoazzurri l’hanno regalata, come la netta vittoria in casa contro l’Inter di Gasperini. Il giocatore di maggior talento è senza dubbio lo scuola Juve, Rigoni, designato come erede di Del Piero ai tempi delle giovanili bianconere e poi caduto purtroppo in disgrazia a causa dei numerosi infortuni che ne hanno condizionato la carriera.
Pagellone 2011 serie A: prima parte, seconda parte