Napoli, il Villarreal ultimo ostacolo per gli ottavi

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Cannavaro e Mazzarri | © JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

L’appuntamento con la storia si avvicina. Domani sera il Napoli, dopo aver combattuto con il Bayern Monaco e aver sottomesso il Manchester City al San Paolo, al Madrigal di Villarreal può festeggiare l’accesso agli ottavi di finale di Champions League, un traguardo sul quale in pochi ci avrebbero scommesso dopo il sorteggio che ha inserito i partenopei nel girone di ferro insieme alle corazzate Bayern e City e con l’insidia Sottomarino Giallo di Giuseppe Rossi a minare il cammino europeo degli azzurri.

Cannavaro e Mazzarri | © JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

Ma gli uomini di Mazzarri sono riusciti nell’impresa di conquistare, ad una giornata dal termine della fase a gironi, il secondo posto nel Gruppo A e per completarla basterà che domani il Manchester City, impegnato in casa contro i campioni di Germania, non vinca. Ma per evitare di fare calcoli e sollevare polemiche circa le voci – messe in circolo dal presidente De Laurentiis – su un presunto premio vittoria sostanzioso promesso dallo sceicco Mansour agli spagnoli, che sono già fuori da tutto e che giocheranno solo per onorare il match, per cercare di effettuare il controsorpasso, il tecnico dei partenopei vuole guardare solo in casa sua: il Napoli è artefice del proprio destino, con una vittoria sarebbe qualificato con qualsiasi risultato del Manchester City.

Il tecnico livornese non dovrebbe riservare sorprese su quella che sarà la formazione che scenderà in campo contro quel Villarreal, orfano di Pepito Rossi, che l’anno scorso eliminò gli azzurri dall’Europa League. I Tre Tenori lì davanti sono intoccabili, Lavezzi e Hamsik agiranno alle spalle di Cavani, così come la cerniera di centrocampo composta da Inler e Gargano che offre più garanzie rispetto a Dzemaili davanti alla solita e consueta difesa composta da capitan Cannavaro, Campagnaro e Aronica a protezione di De Sanctis mentre sulle fasce come di consueto ci saranno Maggio e Dossena.

Saranno 4 mila i tifosi che sono partiti dalle pendici del Vesuvio al seguito della squadra per raggiungere il Madrigal, che domani sarà un catino infuocato, e spingerla emotivamente a centrare quel traguardo degli ottavi che neanche il Napoli di Maradona era riuscito a tagliare nelle precedenti due partecipazioni nell’ex Coppa dei Campioni. Un vero e proprio esodo per avere l’opportunità di dire un giorno “Io c’ero”.

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