Il Brasile perde uno dei suoi calciatori più amati: Socrates è morto questa notte all’ospedale di San Paolo dove ieri era stato ricoverato d’urgenza per un’infezione intestinale dopo una cena. Le sue condizioni, già gravi all’arrivo nel nosocomio paulista e tenuto in vita con un respiratore artificiale, sono peggiorate rapidamente nella notte portando l’ex stella della nazionale brasiliana al decesso per uno shock settico. Aveva 57 anni.
Socrates soffriva da tempo di malori all’apparato digerente, negli ultimi mesi era stato ricoverato tre volte per diverse emorragie intestinali e una cirrosi epatica provocati dal continuo abuso di alcol.
Soprannominato Il Dottore per la sua laurea in medicina, anche se non ha mai esercitato la professione, Socrates è stato una delle icone del calcio brasiliano degli anni ’80 e fa parte di quella generazione di campioni verdeoro che non sono riusciti a vincere nulla con il Brasile: ai Mondiali dell’ ’82 in Spagna, Socrates fu capitano di quella spedizione che venne eliminata dall’Italia nel secondo turno della fase a gironi che davano l’accesso alla semifinale nella celebre partita del 5 luglio passata alla storia del calcio brasiliano come “La Tragedia del Sarriá” con i verdeoro, ai quali bastava anche un pareggio per qualificarsi, che vennero sconfitti dagli azzurri per 3-2 grazie alla tripletta di Paolo Rossi, che gli valsero l’appellativo di Pablito. In quella occasione Socrates segnò il momentaneo 1-1.
Ai Mondiali dell’ ’86 in Messico l’ex centrocampista fu vice capitano della Selecao che venne eliminata ai quarti di finale dalla Francia di Michel Platini. Fu bronzo alla Coppa America del ’79 e argento in quella dell’ ’83.
Iniziata la carriera nel Botafogo, Socrates fu uno dei simboli della “democrazia corinthiana”, un periodo nel quale i giocatori del Corinthians ai autogestirono non riconoscendo l’autorità dell’allenatore. Dopo i 6 anni trascorsi nel club paulista, Il Dottore arrivò in Italia giocando nelle fila della Fiorentina allenata allora da Picchio De Sisti chiudendo il campionato con 6 gol in 25 presenze ma l’esperienza italiana durò solo un anno perchè Socrates a fine stagione fece rientro in patria giocando con il Flamengo e con il Santos prima di fare ritorno al Botafogo.