Esposti e “contro esposti”, indiscrezioni, intercettazioni, spionaggio e continui botta e risposta non è un preambolo per riempire di suggestione la prima di film d’azione o un giallo ma è tutto quello che sta caratterizzando in nostro calcio da cinque anni a questa parte. Il post Calciopoli è caratterizzato da una evidente guerra fredda tra i vertici della Lega Calcio, la Federazione e la Juventus che con l’insediamento di Andrea Agnelli alla presidenza ha intrapreso una battaglia quasi personale per la salvaguardia della sua Vecchia Signora.
Dopo il ricorso al Tar del Lazio con la richiesta danni per la disparità di trattamenti subiti per la sua Juve, Andrea Agnelli in un sol colpo si è visto bocciato il ricorso dall’Uefa e dal Tnas sulla revoca dello scudetto del 2006 e in più si è dovuto “subire” i richiami di Abete e Petrucci.
Tra poco più di mezzora ci sarà la conferenza stampa, che noi seguiremo e di cui vi daremo notizie in tempo reale.
Questa mattina il presidente Petrucci ha indetto una conferenza stampa e pur non citando mai la Juve è chiaro che in qualche passaggio era a lei che si riferiva.
Puntualissimo Andrea Agnelli ha iniziato la conferenza stampa dando il suo in bocca al lupo al governo Monti dicendosi però che pur in un momento di difficoltà il suo ruolo da presidente della Juve, ruolo che ricopro con orgoglio, gli impone di salvaguardare il suo club.
“E’ doveroso partire da un excursus a partire dalla presenza del nostro esposto in un primo momento snobbato e messo in cassetto dalla Federazione e poi ripescato pochi giorni dopo la prescrizione”. Andrea Agnelli legge una parte della relazione Palazzi puntando l’indice contro la condotta dell’Inter.
“Accolgo con grande rispetto e serenità il richiamo alle regole di Petrucci ma le regole devono esser valide e rispettate in ogni grado e tengo a precisare che davanti al Tnas ci poteva esser una conciliazione ma l’unico presidente presente ero io”
“Chiedo io a Petrucci – continua Andrea Agnelli – e al neo ministro Gnudi ad aprire un tavolo dove convogliare tutti i fatti dal 2006 e al 2011 e trarre le conclusione a Calciopoli. E allo stesso tempo noi tutti insieme cercare di confluire su un unico tavolo per una questione di crescita”
Agnelli fa capire che la Juve, almeno per il momento, non procederà verso la giustizia ordinaria aspettando il terzo grado di giudizio ma anche auspicando che il presidente Petrucci si azioni per un tavolo tecnico.
Come avvenuto nella politica Andrea Agnelli chiede dunque una sorta di governo tecnico dello sport guidato dal presidente Petrucci per dirimere la questione Calciopoli portando serenità ma anche pensando a possibili prospettive di sviluppo per riformare il calcio.
Conferenza stampa finita. Come leggete le parole di Andrea Agnelli? Un passo indietro? Puo davvero chiudersi Calciopoli?