NBA, cancellate gare di dicembre. Giocatori pronti alle azioni legali

0
748
David Stern | © Patrick McDermott/Getty Images

La NBA ha reso noto di aver cancellato le gare della regular season 2011/2012 fino al 15 dicembre. Questa la logica conseguenza dopo il mancato accordo della giornata di ieri quando gli atleti hanno rispedito al mittente, proseguendo nella loro linea dura, l’ultimatum posto loro dai proprietari.

David Stern | © Patrick McDermott/Getty Images

Il lockout per il mancato rinnovo del contratto collettivo finora ha provocato l’annullamento di ben 324 partite (comprese quelle annullate ora a dicembre), in pratica se n’è già andato oltre 1 quarto di campionato (più esattamente il 26% della stagione regolare) che avrebbe dovuto cominciare il 2 novembre.

L’annuncio della Lega del basket americano ha preceduto di poche ore inoltre l’avvio formale di 2 azioni legali da parte dei giocatori (come già ampiamente spiegato ieri). In almeno 2 Stati (California e Minnesota per l’esattezza), alcuni atleti si sono rivolti alla giustizia denunciando la violazione delle norme antitrust da parte della NBA: secondo fonti ben informate questo gruppo di giocatori ritiene che la Lega, in sostanza, non consentirebbe ai giocatori di svolgere il proprio lavoro.

Ma le brutte notizie non finiscono qui perchè a quanto pare le star NBA chiedono un risarcimento danni superiore ai 2 miliardi di dollari complessivi che la categoria guadagnerebbe nell’intera annata 2011-2012.

Una situazione ai limiti dell’inverosimile e sempre più complessa che porterà come logica conseguenza il probabile annullamento dell’intero torneo. E non è detto che questo sia poi così negativo, dato che i mancati guadagni (dato che è questo il vero motivo che sta spingendo i giocatori a tale guerra nei confronti degli owners) magari porteranno le parti a parlarsi il più presto possibile per dare una svolta a questo interminabile lockout.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.