Piove sul bagnato per Luciano Moggi: dopo la condanna per il processo Calciopoli giunta nei giorni scorsi dopo anni di attesa, all’ex direttore generale della Juventus è stata attribuita un’ ulteriore condanna da parte del giudice monocratico Luca Comand, del tribunale di Roma. In questo caso, il capo di imputazione atteneva alle minacce rivolte da Moggi nei confronti di Franco Baldini, ex team manager della Nazionale inglese oltre che braccio destro di Fabio Capello, avvenute il 19 Giugno 2008, proprio all’ interno del Tribunale Romano, dove all’ epoca dei fatti si stavano svolgendo le udienze per il processo alla Gea, la società di cui faceva parte – tra gli altri – anche Alessandro, figlio di Luciano Moggi. In quell’occasione, l’ex direttore generale minacciò Franco Baldini – che si era costituito parte civile nel processo ed era stato, pertanto, chiamato a testimoniare – puntandogli il dito contro ed apostrofandolo con un inequivocabile: “Buongiorno, pezzo di m… stai attento che finisce male”. Proprio quel “finisce male”, dunque, è stato considerato un tentativo di minaccia nei confronti di Baldini, appena prima che quest’ ultimo entrasse in aula per essere ascoltato. Nella fattispecie, dunque, il reato è “minaccia a pubblico ufficiale”, poichè Baldini, essendo stato chiamato a testimoniare, ricopriva in quella specifica circostanza la carica di pubblico ufficiale: la condanna – giunta quest’ oggi – prevede, così, quattro mesi per Luciano Moggi, oltre che un risarcimento danni nei confronti di Baldini, da liquidarsi in separata sede, per un ammontare di 5 mila euro. Non accolte, dunque, le richieste della difesa di Moggi, formata dagli avvocati Matteo e Marcello Melandri, che ritenevano le dichiarazioni del loro assistito “ingiurie” piuttosto che “minacce”.
ogni tanto la giustizia funziona il sig Moggi merita questo e altro