Qual è il male dell’Inter? Wesley Snejder dalla sua Olanda rilascia una intervista senza peli sulla lingua dicendo chiaramente quali sono i mali nerazzurri. Andiamo con ordine. In molti hanno provato a darsi una spiegazione di come una squadra salita sul tetto del mondo solo due stagioni annaspa adesso tra mille difficoltà. Da Benitez fino a Ranieri passando per Leonardo e Gasperini in molti hanno provato a rivitalizzare un gruppo che si è esaltato dato tutto sotto la gestione Mourinho con risultati obiettivamente non esaltanti. E’ chiaro che dopo il Triplete la famiglia Moratti ha deciso di lasciare respirare le casse societarie attuando una politica diversa ma è all’altrettanto palese che molte delle scelte fatte hanno comunque inciso sul bilancio ma non sul rettangolo verde. Branca e Ausilio sono oramai da mesi sotto accusa per le scelte in sede di programmazione e per il secondo anno la campagna acquisti estiva viene bocciata. Una diagnosi che in molti avrete sentito tante volte ma questa volta fa ancora più rumore perché arriva da un cardine dell’organico nerazzurro. A metter il coltello nella piaga questa volta è però Sneijder, il fuoriclasse olandese a cui tutto il popolo nerazzurro chiede di sobbarcarsi il carico della squadra rilanciandone le ambizioni. L’olandese ancora una volta va dritto al problema evidenziando la mancanza di riserve giuste nell’organico nerazzurro “Non abbiamo delle riserva all’altezza dei titolari. Siamo una grande squadra, i ricambi, però, non vanno. Formazione vecchia? Non lo nego. Questo gruppo, però ha vinto molto. Con il ritorno di qualche ragazzo importante potremmo toglierci altre soddisfazioni”. Un tentativo per lasciare l’Inter? Assolutamente no, Sneijder infatti conferma di star bene a Milano e di esser convinto che con l’organico al completo si può ancora una volta risalire la china : “Sono contento comunque, in nerazzurro sto bene. In Champions andiamo meglio? E’ vero, in effetti è strano. Bisognrebbe capirne il motivo. Il modo di giocare dell’Inter? Molto diverso da come giochiamo qui (in nazionale, ndr). Un certo tipo di gioco ci ha permesso di vincere tutto: andiamo avanti con quello”. L’ultima parte dell’intervista riserva una domanda sul connazionale Luc Castaignos “E’ uno ottimo giocatore. In allenamento fa cose straordinarie, ma deve sbloccarsi in partita. Credo sia normale, è ancora molto giovane”